Escludere una persona provoca sofferenza e non sollievo (Excluding a person causes suffering and no relief)
La Stampa:
Secondo uno studio dell’Università di Rochester gli atteggiamenti di rifiuto non aumentano il benessere perché l’essere umano è propenso all’empatia e alla solidarietà
Emarginare deliberatamente gli altri provoca angoscia e sofferenza. Un nuovo studio dell’Università di Rochester ha dimostrato che l’esclusione sociale non causa dolore solo negli esclusi ma anche in chi promuove l’esclusione. Assumere atteggiamenti di rifiuto verso una persona non aumenta il nostro benessere ma, al contrario, abbassa la nostra autostima, riduce la nostra autonomia e ci fa sentire più soli e meno supportati socialmente. Sensazioni negative che si presentano anche quando allontaniamo qualcuno perché ci sentiamo minacciati.
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